Cesti di fiori, canestri di frutta, uva e foglie di vite, mele, cachi, limoni, arance, mandarini, e poi ancora ciliege, fragole, zucche, funghi, frutta secca, ma anche singoli melograni o angurie a pezzi: un tripudio di colori nelle venti “nature morte” di Ventrone, definito da Federico Zeri il “Caravaggio del XX secolo”, che saranno esposte nei Musei di San Salvatore in Lauro; Non solo. “A Roma – sottolinea ancora Zichichi – sarà effettuata la comparazione con un’altra tematica cara a Ventrone e ai grandi pittori del Novecento: il mare. Il confronto sulle nature morte è adesso con Renato Guttuso ed Ettore de Conciliis, mentre il mare agitato di Ventrone è paragonato alle acque sempre calme di Piero Guccione ed Ettore de Conciliis”.
Inaugurata il 3 febbraio, la mostra resterà aperta fino al 5 marzo 2022.