La mostra con le istallazioni di Marco Manzo comprende venti mani in marmo bianco di Carrara, di donne e di uomini tatuati che testimoniano la violenza sulle donne (reduci dalla 58’ Esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia), più alcune opere inedite: la scultura in marmo de “La donna pacificata”, la “Croce gloriosa dei miracoli”, che sarà acquisita nella collezione artistica permanente della chiesa. Una “Croce gloriosa dei miracoli” in formato monumentale, alta circa 4 metri, realizzata con tecnica e materiali misti, e due installazioni che raffigurano due mani, “Le mani della crocifissione”.
“Marco Manzo, tatuatore e scultore contemporaneo – spiega Padre Ercole Ceriani, rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli -, attraverso raffinate realizzazioni indaga i sentimenti umani e in particolare il tema della violenza contro vittime inermi. Nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo, alle sculture di Marco Manzo si accompagnano, in sorprendente e perfetta sintonia, testi biblici. Anche se redatti in tempi antichi e in ambienti culturalmente distanti dal nostro, le citazioni bibliche, come l’opera di Marco Manzo, testimoniano un vissuto che accomuna l’esperienza dell’essere umano di tutti i tempi e luoghi. Nella storia, come nella vita, ci si imbatte in eventi non decifrabili, molte domande rimangono inevase e spesso i conti non tornano: la vittima appare inerme davanti alla prepotenza e il grido di aiuto rimane in perenne attesa di una risposta. Nonostante tutto i testi biblici, come le sculture di Marco Manzo, sono permeati da una ostinata e radicale fiducia in una possibilità di riscatto e di salvezza”.
Dal 21 marzo al 31 agosto nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Roma